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VALORIZZARE IL TERRITORIO DELLE MARCHE

La Natura e gli uomini che prima di noi hanno vissuto, ci hanno lasciato in eredità uno dei luoghi più belli del pianeta, per l'armonìa, che qui appare semplice, tra il paesaggio e l'opera incessante di coloroche lo abitano, dove la soria, il presente edil futuro si toccano... il nostro compito è di preservare la bellezza e l'anima di questa terra.

Ri-conoscere le Marche

 

Gli ultimi 50 anni hanno prodotto trasformazioni profonde nella geografia e nella struttura economico-sociale delle terre delle Marche.

queste modificazioni sono state lette in modo episodico e frammentario e ciò non consente oggi di capire fino in fondo le "nuove Marche" ed i fenomeni in atto che la pervadono e che ci mostriamo spesso incapaci di governare.

 

Arkès in tende portare il suo contributo per una più completa comprensione del nostro territorio in un appuntamento annuale, che si tiene il mese di giugno a Polverigi, dove architetti, esperti tecnici e studiosi della terra, economisti, sociologi, artisti, scrittori.. mettono in comune i diversi sguardi sulla realtà nella quale abitiamo.

 

 

CAMMINARE NEL PAESAGGIO

Nell'ambito delle azioni preparatorie per la costruzione del "Contratto di fiume " per l'Esino - di cui l'associazione Arkès è tra i fondatori - abbiamo organizzato una camminata di 5 giorni dalle sorgenti alla foce,

Un primo sopralluogo sul terreno,che ci ha offerto l'opportunità di fare analisi sulla qualità delle acque e dell'ambiente, ma anche l'occasione per promuovere un modo diverso di percepire il paesaggio "dall'interno". Un modo assai diverso da quello scientifico-positivista interessato più a misurare la realtà che a comprenderne in senso...

i materiali dell'Architettura

Assistiamo, da alcuni dcenni, ad una progressiva perdita di senso dell'Architettura, ridotta per lo più a ricerca di formalismi stravaganti ed alla applicazione di innovazioni tecnico-scentifiche, come prototipi di una più vsta diffusione commerciale dei prodotti.

Ripartire dalle materie costruttive elementari e più disponibili significa avviare un percorso opposto, che punta al recuero del senso umano e più vero dell'architettura, come l'arte e la scienza dell'abitare, in un equilibrio armonico tra esigenze di benessere ed ambiente esterno...

NEWS
Un manifesto dell'Appennino

 

Arkès lancia un appello  per salvare i paesi e le comunità d'alta quota, che sono la sorgente della nostra civiltà

 

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IL MANIFESTO DELL'APPENNINO

L'abbazia di
S.Maria dè Rotis

 

Arkès propone una nuova idea

di recupero 

 

All'inizio del mese di Agosto del 2015, in una partecipata conferenza tenutasi nella sede comunale di Matelica, il Presidente di Arkès, Arch. Carlo Brunelli, ha presentato l'idea originale per ilr ecupero della abbazia di S.Maria dè Rotis, antico insediamento benedettino che si erge solitario in una splendida valle sotto il M.Canfaito.

Il progetto prevede la cosituzione di un'azienda agricola nei quasi 500 ettari appartenenti al demanio regionale e la riedificazione del settore più recente del complesso per ospitare il primo nucleo di turisti alla ricerca di un luogo solitario in cui ritrovare un equilibeio psicofisico attraverso partiche di meditazione e yoga, unitamente all'esercizio manuale legato alla ricostruzione dell'abbazia. Seguendo la pratica benedettina dell'"ora et labora" saranno i clienti stessi della struttura, assieme ai volontari, a ricostruire l'antico complesso architettonico secondo tecniche di bioedilizia.

La sede dell'associazione Arkès

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L'appennino dell'Italia centrale, e quello marchigiano in modo particolare, conservano la più grande densità di luoghi dello spirito: abbazie, monasteri e semplici romitori. Testimonianza del senso del sacro che pervade questi monti fin dall'antica cultura safina, origine della civiltà italica. Per questa loro unicità, per questa loro capacità di avvicinare gli uomini ed il cielo, potremmo davvero chiamare queste montagne il "Tibet d'Europa"...

 

Carlo Brunelli

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Il Museo del Mare di Ancona

sorgerà al posto dell'Istituto Nautico

 

Novembre 2013 - Dopo due anni di iniziative da parte del Comitato per il Museo del Mare di Ancona, di cui fa parte fin dall'inizio l'associazione Arkès, sembra che Il Comune di Ancona si sia convinto della bontà dlla proposta di collocare la struttura al piede del colle Guasco, nell'area che comprende l'Istituto Nautico e gli scavi del porto traianeo.

Sembra che l'area ospiterà anche la nuova sede della Soprintendenza archeolgica delle Marche.

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